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06 gennaio 2023

02 dicembre 2022

Il pericolo dietro l'angolo.

FACEBOOKTWITTERLINKEDINEMAILLINKPINTEREST Droga dello stupro, confessioni di un pusher: "Ecco chi sono i miei clienti: parlamentari, architetti e anche un prete" di Romina Marceca Droga dello stupro, confessioni di un pusher: "Ecco chi sono i miei clienti: parlamentari, architetti e anche un prete" Il racconto di Federico, uno degli indagati della maxi inchiesta Polaria. "Avete presente Suburra? I clienti sono tutti personaggi facoltosi e noti Moltissimi sono parlamentare o esponenti delle forze dell’ordine 02 DICEMBRE 2022 ALLE 04:00 3 MINUTI DI LETTURA Facebook Twitter LinkedIn Email Link Pinterest L'ultima immagine che popola i suoi ricordi sono i corpi intrecciati di almeno una decina di uomini in una grande sala nell'appartamento di un facoltoso romano. Sesso, droga e alcol. "Come vedere la prima scena di Suburra. Un chill è durato tre giorni e alla fine sembravo uno zombie. Non si dorme, si mangia pochissimo". È il racconto di Federico, uno degli indagati della maxi inchiesta della Polaria sul Gbl e i chemsex party a Roma e in altre città d'Italia. Federico oggi ha 30 anni, è stato bloccato all'aeroporto di Fiumicino dalla polizia di frontiera con 40 grammi di mefedrone dentro la valigia. È finito nella stessa indagine che ha coinvolto dal neurologo del San Camillo a Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti. Com'è iniziata la sua frequentazione dei chill? "Quattro anni fa sono stato invitato da un amico a una festa a Trastevere. Mi ero sempre scostato da questo tipo di eventi dove si consumano rapporti sessuali occasionali. Quella sera davanti a me, invece, c'erano una decina di persone strafatte di Gbl. Io ero una nota stonata". Lei assumeva droghe? "No, non ne avevo mai fatto uso. Uno dei partecipanti è stato convincente e ho preso il Gbl. "Non ti farà nulla", mi ha detto e ha aggiunto che la sensazione, la prima volta, è meravigliosa. Ho bevuto 1,2 ml in un bicchiere di Coca Cola. Il Gbl mi ha dato la sensazione di essere particolarmente brillo. Qualsiasi cosa vedessi attorno a me era un richiamo sessuale molto forte che facevo fatica a gestire. Il buonsenso è caduto, avevo desideri perversi". Poi cosa è successo? "Mi sono lasciato andare alle avance di diverse persone. Dopo un'ora mi sono risvegliato e ho ripreso di nuovo il Gbl. In quasi un giorno ho avuto almeno cinque rapporti. Ero in un girone della perversione. Ha presente la scena iniziale di Suburra? La stessa cosa". È stata l'unica volta? "Dopo la festa mi sono pentito e mi sono detto "Basta!". Invece nel giro di qualche settimana sono stato invitato una seconda volta. Non si pagava nulla, la droga veniva offerta in cambio dei rapporti sessuali. Era il periodo pre-pandemia, nel 2019. Le case messe a disposizione erano di chi spacciava. Si tratta di personaggi molto facoltosi: architetti, giornalisti, politici di cui non conosco i nomi, avvocati e anche il parroco di una chiesa, portaborse di parlamentari e tantissimi medici. C'erano anche forze dell'ordine. Le case erano a Trastevere, Piazza della Repubblica, Monti. Non ho saputo dire di no perché era un'esperienza opposta alla mia routine e in quel periodo ero sotto shock. Mio padre mi aveva rivelato che ero un figlio illegittimo. Mi sono lasciato andare al fascino del male. Sono diventato tossicodipendente ma ero un sovversivo. Darmi per drogarmi non mi faceva stare bene, ho conservato un po' del mio pudore. I chill erano il pretesto per farsi in cambio di sesso e non il contrario". Cosa ha fatto? "Dopo un anno mi sono detto "O arredo il tunnel o mi disintossico" ma l'offerta dei Serd è ferma a criteri del 2013. Le droghe sintetiche, invece, sono in circolo da pochi anni. Ero confuso. Allora ho iniziato a cercare come procurarmi droga senza andare ai chill". C'è riuscito? "Era molto faticoso. Avevo una forte amicizia con uno spacciatore. Il rapporto si è deteriorato perché non andavo più ai chill. Poi ho scoperto "Il segreto di Fatima"". Cioè? "Ho conosciuto chi forniva le sostanze stupefacenti a prezzo di stock. È il segreto che non si deve rivelare altrimenti finisce che spacciano tutti. E dal quel momento mi sono attivato. A Barcellona ho conosciuto i fornitori. Facevo trasferte tra Olanda e Spagna con cadenza trimestrale. Da Rotterdam imbarcavo il Gbl". Lei è accusato di spaccio. "Gina (il Gbl, ndr) non è mai da sola, si dice negli ambienti. Il Gbl ti butta giù, il mefedrone ti tira su perché è uno stimolante. Io sono stato trovato con il mefedrone ma in grossa quantità. Mi hanno dato spaccio ma quella droga era per me". L'arresto è stato il momento in cui ha smesso? "Praticamente sì. Devo dire grazie alla polizia. Ho incontrato persone molto umane. I primi due mesi sono stati terribili per le crisi di astinenza. I miei genitori hanno scoperto con l'arresto tutto quello schifo dove ero finito. Da un anno non prendo più niente. Ero arrivato a mischiare Gbl e mefedrone, non potevo più farne a meno". Spesso si accosta il Gbl alla comunità Lgbtqia+. "Non è così, è dappertutto. Come non è vero che il Gbl è insapore, è come bere acqua raggia. Per questo va mischiato alle bevande". Adesso com'è la sua vita? "Riesco a spiegarmi i tanti perché di quello che è successo. Ho ceduto perché ero debole, avevo subito una delusione professionale molto profonda. Anche le dinamiche familiari erano un po' compromesse perché avevo scoperto che ero figlio illegittimo. Ma era una ripicca tra mio padre e mia madre che si sono divorziati, era una bugia. Non sapevo più chi fossi. Quando ti droghi non vedi alcuna prospettiva nella tua vita, adesso voglio dedicarmi al recupero dei tossicodipendenti e diventare operatore. Voglio farlo perché penso che se avessi avuto una persona che mi aiutava ce l'avrei fatta prima. Sto anche scrivendo un libro. È dedicato ai tossicodipendenti e ai loro familiari perché solo chi ci è passato può capirlo". VIVIAMO IN UN MONDO DI MOSTRI, A MIO PARERE