Il conflitto israelo-palestinese è uno dei problemi centrali del nostro tempo sul piano reale ma ancor di più sul piano della percezione simbolica, anche se tutto sommato riguarda un numero limitato di persone rispetto alle moltitudini dei grandi scacchieri incandescenti. Perché è tanto importante? A mio parere perché, oltre alle ragioni fattuali che lo definiscono, evoca ripetutamente nella dimensione fantasmatica, lo spettro dell’antisemitismo, quello del suo esito catastrofico, la Shoah, ma anche quello del suo doppio negativo, la vittima che diventa carnefice.
Per poter criticare degli ebrei, bisogna usare i  piedi di piombo e chiarire subito che non si intende assolutamente mancare di rispetto alla sacrosanta shoah ma penso che in questo periodo non se ne possa fare a meno e mi avvalgo del parere di questi ebrei illustri, condividendo pienamente le loro opinioni.